DISTRETTO CULTURALE E FASI DELLA SUA CREAZIONE
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Il Distretto Culturale è un sistema reticolare spazialmente delimitato
il cui nodo centrale è il processo di valorizzazione dei Beni Culturali
che porta con sé processi di valorizzazione delle altre risorse del
territorio (Beni ambientali, manifestazioni culturali, prodotti della
cultura materiale ed immateriale), delle infrastrutture (servizi di
trasporto tradizionale e per il tempo libero), dei servizi di
accoglienza, nonché lo sviluppo di imprese la cui attività è
direttamente collegata al processo di valorizzazione dei Beni Culturali.
- Nel Distretto Culturale il “museo” inteso in senso lato diventa
per cosi dire “attivo” ossia un contenitore che racconta quel luogo con
la sua storia e le sue peculiarità, il trade union tra la tradizione dei
luoghi e la tipicità degli stessi.
- La creazione del Distretto Culturale deve prevedere tre inderogabili fasi successive.
1. CATALOGAZIONE SISTEMATICA E ORGANICA
DEI BENI CULTURALI
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La prima fase si fonda sulla conoscenza, supporto essenziale alla
costruzione di un Distretto, in quanto conoscere un bene, individuarlo
nella sua specificità, è essenziale per la sua tutela.
- Lo
strumento individuato per il raggiungimento della conoscenza pianificata
del territorio è il Censimento e la Catalogazione dei Beni Culturali.
In particolare, tale azione è finalizzata ad identificare l’insieme
delle interazioni che ciascun bene ha con il contesto provinciale.
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Il Censimento e la Catalogazione dei Beni Culturali consentono di
individuare gli strumenti maggiormente innovativi, efficaci e idonei per
la conservazione sistematica dei Beni stessi, quali la schedatura e la
georeferenziazione.
- La prima fase è la linfa decisiva delle fasi successive, in quanto offre informazioni utili:
a)
al sistema informativo in termini di criticità dei modelli gestionali
per l’elaborazione ed adozione di una o più carte dei servizi che
favoriscano la fruibilità del sistema culturale;
b) al
censimento/archiviazione in termini di informazioni necessarie per il
sistema multimediale in grado di facilitare la fruibilità del sistema
culturale con la creazione di pacchetti turistici;
c) alla regolamentazione delle pratiche di tutela del patrimonio edilizio urbano e rurale.
2. STRUMENTI PER LA CONSERVAZIONE E LA FRUIBILITÀ DEI BENI
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La seconda fase si basa sulla realizzazione di un sistema
info-telematico che prevede un’architettura che permette un connubio tra
le potenzialità di un sistema informativo geografico (GIS), le
potenzialità del Web e quelle della Multimedialità al fine di realizzare
un’efficace vetrina promozionale e al tempo stesso un potente strumento
di gestione delle risorse e delle attrattive locali.
3. TRAMITE I MEDIA SI VALORIZZANO I BENI CULTURALI DEL CATANZARESE
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Il sistema informativo rappresenta il cuore della fase di conservazione
dei Beni CuIturali, in quanto consente di acquisire ed elaborare dati
cartografici e descrittivi, alla base delle norme di qualità e del
regolamento delle pratiche di tutela dei Beni Culturali che saranno
adottate nell’ambito della “politica di tutela” del Distretto Culturale
di Catanzaro.
- L’obiettivo finale e precipuo che si intende
perseguire tramite la terza fase è quello di valorizzare economicamente i
Beni Culturali del Catanzarese (ved. attrattività turistica).